Non è un segreto che a un corretto esercizio fisico debba seguire un corretto modo di allenarsi mentalmente e quanto le due parti si influenzino a vicenda.

Quello che invece per molti sembra restare un mistero è cosa può significare avere un allenamento mentale corretto, e questo tanto in relazione alla propria vita quotidiana che allo sport e quindi nello specifico alla corsa. Moltissimi runner infatti commettono con l’allenamento mentale gli stessi errori che commettono nella preparazione fisica ed al pari di questa non ottengono i risultati voluti.

Sebbene nel tempo sia cambiato il modo in cui l’essere umano si è approcciato a questo binomio,

La mente e il corpo sono da sempre strettamente legati tra loro.

Un tempo muoversi era indispensabile per nutrirsi. Camminavamo e correvamo anche per chilometri per poter soddisfare i nostri bisogni legati al bere e al mangiare, e questo è stato ciò che ci ha resi abili camminatori e corridori. 

Certo, allora era ovvio farlo, era necessario, ma oggi le cose sono radicalmente cambiate, anzi diciamo pure che sono quasi l’opposto.

Immagino tu sia d’accordo con me nel dire che oggi viviamo in un mondo che almeno in gran parte è assolutamente in grado di sfamarci regolarmente e ringraziamo che per fortuna noi stiamo proprio in “questa parte”.

Non ci sono (almeno per ora…) persone che inseguono il proprio cibo per strada (a pensarci bene, non si va nemmeno a piedi al supermercato…sigh!).

Piuttosto vedo molte persone “scappare” dal cibo, correre “via dal cibo” per smaltire ciò che hanno mangiato in esubero, quasi per cercare di liberarsene pentiti, in preda a un forte senso di colpa.

Dovremmo, anzi dobbiamo, reimparare ad avere una sana relazione con il movimento e la nutrizione, in pieno equilibrio col nostro approccio mentale a questi argomenti. Servirebbe a riscoprire come dovremmo usare il movimento per il nostro benessere oggi. Capire i meccanismi che questa attività innesca dentro di noi, il modo in cui il nostro corpo vive il movimento, e per farlo, per ottenere il massimo, il metodo migliore è quello della consapevolezza di sé: è questo il primo passo che ti permette di ottenere i veri benefici che solo un sano “movimento” ti può regalare.

Come dicevo all’inizio, allenare la mente è altrettanto importante quanto allenare il proprio fisico. La soluzione ottimale, praticata da anni dai più grandi sportivi in tutto il mondo, è quella di affidarsi a un preparatore, a un mental coach che faciliti il raggiungimento della propria peak performance, che ti permetta di far proprie le strategie di auto motivazione, in modo consapevole ed ecologico, o anche solo per mantenere quello stato di benessere psico fisico che sei riuscito a raggiungere.

Sai bene che a volte basta distrarsi un attimo, guardare da un’altra parte, ascoltare qualche consiglio sballato, magari quello del vecchio amico che “la sa lunga sulla vita” o infilarsi in una relazione di quelle tossiche che non sai mai quando fa bene e quanto fa male

Insomma basta poco che tutto quello che hai costruito con tanta fatica, svanisce in un attimo. Ecco perché è fondamentale avere un riferimento esterno, un professionista che sia in grado di supportarti e rinfrescare le energie mentali proprio come quando decidi di uscire a correre anche se fuori piove.

“Piova pure, io vado. Ci sono difficoltà? io le affronto.”

E di solito, chi ragiona così, vince!

E’ un cambio di priorità: il tuo benessere al primo posto.