Siamo nel nuovo anno e quindi possiamo etichettare questa come l’ennesima ripartenza. E’ un bel po’ ormai che non si parla d’altro: blocchi e ripartenze. Sembra di essere alle finali dei cento metri a intermittenza… Conte lo starter e noi e le nostre aziende sui blocchi, ogni volta pronti a ripartire. Ma quanto potrà durare? È davvero sfiancante mi dicono in tanti. Poi ci mettiamo a sedere. Davanti a uno schermo, rispettando le distanze, analizziamo con calma la situazione ed esce fuori il mare magnum delle opportunità. Così succede da qualche mese con gran parte dei miei coachee. E questo perché? Perché riusciamo a immaginare il futuro proprio come magari è capitato a te in qualche momento, tanti anni fa o anche solo qualche giorno fa. Ti ricordi della guerra in Iraq, dell’Euro e della nascita di Facebook? Ti ricordi quando Barack Obama è diventato il primo presidente afroamericano degli Stati Uniti? Ti ricordi dove eri e cosa hai provato quando abbiamo vinto il quarto Mondiale di calcio? Oppure quando c’è stato il terremoto in Abruzzo? O magari la nascita del primo I Phone, trait d’union tra il telefono cellulare e un palmare? Una svolta storica… una serie di svolte storiche. Ebbene, questi avvenimenti hanno qualcosa in comune: sono tutti avvenuti nel primo decennio di questo nuovo millennio e, rifletti un attimo, dove eri a quel tempo, che tipo di persona eri? Facci caso, sono passati appena più di 10 anni e molto è cambiato, nel mondo e dentro di te. Ti ricordi chi erano i tuoi più cari amici allora? Quali erano i tuoi sogni e le tue speranze e In cosa credevi fermamente? Se qualcuno ti avesse chiesto”

Dove sarai tra dieci o quindici anni?” che cosa gli avresti risposto? Sei poi riuscito ad arrivare dove volevi? Una cosa è certa: il tempo ha una sola direzione e la sensazione che in tanti abbiamo è che questi anni siano passati molto in fretta, non è vero? A questo punto però forse è meglio chiederci: come vivremo i prossimi dieci, quindici anni? Che cosa intendiamo fare per crearci opportunità per il domani verso il quale ci stiamo dirigendo? Per cosa combatteremo e che cosa è davvero importante per te, sopra ogni altra cosa, da adesso in poi? Vedi, fra dieci o quindici anni di sicuro da qualche parte arriverai. Il problema è: Dove? Chi sarai diventato? Come vivrai? Quale contributo avrai dato all’umanità? È adesso il momento di fare piani per i prossimi dieci anni, non quando sono passati. Tra dieci anni sarà solo il momento dei ricordi E siccome abbiamo scoperto quanto sia bello provare ricordi piacevoli, è bene mettersi in moto già da oggi per capire che strada scegliere da oggi per i prossimi dieci, venti anni. Che arriveranno presto… Sta sicuro, il 2040 è reale, non è fantascienza… Dipende solo da te come vuoi arrivarci. Quando in futuro ti ricorderai di questi anni potrai sorridere o sentirti frustrato, godere del successo o soffrire per non avere avuto coraggio. Ti sentirai soddisfatto o inquieto… In definitiva, quando vogliamo dirigere la nostra vita dobbiamo sempre assumere il controllo delle nostre azioni. Non è quello che facciamo ogni tanto che può determinare il nostro futuro ma ciò che applichiamo con costanza e perseveranza nel lungo periodo. In pratica è mettere a regime e applicare il più spesso possibile quello che possiamo definire il nostro potere decisionale, ciò che è in nostro potere e che possiamo decidere di cambiare per migliorare. In questa ennesima ripartenza dovremo adattarci a nuovi modi di lavorare e di svolgere le nostre attività quotidiane. Sono sicurissimo che impareremo, come abbiamo fatto prima. Dopo ogni torre gemella, dopo ogni nuovo social, dopo ogni nuovo presidente. Dopo ogni nuova sfida. E quindi: Buona ripartenza a tutti!