Il FLOW

Parlando con le persone e ascoltandole a fondo capisci che un a delle principali attività della mente è quella di trovare un porto sicuro nel quale stare, una sorta di area protetta nella quale dirigere il “focus” ma non sempre si riesce a trovare quello più utile al momento che stai vivendo, tranne quando ti accorgi che sei nel cosiddetto FLOW, quelle frazioni di tempo in cui tutto ha un senso e ti restano dentro tutta la vita. Ad esempio, il ricordo di questa foto che vedete qui accanto, quel bambino e il suo sguardo, sono con me da oltre 2 anni. Ero su una jeep, stavo tornando dal Serengeti, dopo essere stato in un villaggio Masai, per la precisione l’ultimo “Masai Boma” che trovi prima di entrare nell’area protetta del Ngoro Ngoro. Fu allora che realizzai e mi venne questo flash… Mi resi conto solo allora che era passato del tempo, avevo fatto cose, avevo parlato, fotografato, pianto, riso, corso coi bambini e non c’era stato altro intorno a me… Solo respiri, odori, suoni e silenzio, sapori aspri di radici, tabacco e sangue di toro. Il passato e il futuro non erano esistiti, non esistevano. Ecco, questo è il Qui ed Ora, questo è il FLOW! Decisi di dare un nome a quella sensazione che avevo provato e il risultato furono queste parole che uscirono come guidate dal desiderio di trasformarsi in realtà: “Ci sono momenti nella vita di ognuno di noi in cui tutto si allinea, ogni respiro ti spiega perché esisti, ogni colore ha una sua logica, ogni suono ha un motivo… tu sei lì, vivi e solo questo importa; sono questi i momenti che valgono una vita.” Probabilmente per te l’intensità può essere stata diversa, la durata pure e anche il motivo ma sicuramente, da sportivo sai di cosa sto parlando e potresti essere già stato capace di entrare in uno stato di flow nel momento desiderato, specialmente se sta per accadere qualcosa di importante. Quello che conta è riuscire a farlo quando merita, quando è questa la tua priorità. Che sia un’avventura in un posto lontano, un esame a scuola, la gara che stavi preparando da tempo o uno speech durante una convention non c’è alcuna differenza. Mentre stare nel FLOW è invece proprio ciò che la differenza tra una prestazione qualsiasi e un’eccellente prestazione. In sintesi, quello di cui vi sto parlando e che molti di voi già conoscono, viene definito anche “stato di coscienza alterato”. Una cosa che in pochi sanno però è che lo “stato” noi lo alteriamo continuamente. Il vantaggio massimale che puoi ricevere sta nell’esserne consapevoli e quindi saper entrare, rimanere e uscire quando vogliamo da questo stato di alta concentrazione che ci permette di avere la famosa Peak Performance, mentale o fisica che sia. Per capire meglio, chiedete a un artista quando arriva il FLOW, quanto tempo ha impiegato a scrivere un racconto o a dipingere una tela oppure a un innamorato quanto sono lunghi i minuti di attesa di una telefonata e brevi invece quelli passati insieme alla persona amata. O all’atleta che sta per fare la prestazione della vita e quanto impegnativa sia l’attesa della gara. E’ risaputo ed è uso comune dire che in questi casi si è in “trance agonistica” che poi diventa pure emotiva o professionale. Il tempo, durante tutte queste situazioni, in realtà scorre nel solito modo, è la nostra percezione che cambia: la memoria, il ragionamento, il senso d’identità, le facoltà motorie ecc., sono tutte investite da cambiamenti improvvisi. Si tratta di un modo diverso di elaborare le informazioni, incamerando selettivamente e scartando, attribuendo valori secondo priorità diverse, più consone all’obiettivo specifico immediato e ci può essere di grande aiuto sapere che esistono tecniche che si possono acquisire con l’esperienza e si possono dominare per riuscire ad essere sempre più efficaci. Un mental coach qualificato è un esperto in questo e sa quando e come applicare le strategie e poi condividerle con il coachee mettendolo in condizione di attivarsi al meglio per ottenere il benessere o le performance che desidera. Infatti, come sosteneva Milton Erickson, lo psichiatra americano che più di tutti ha influenzato modalità terapeutiche e definito l’ipnosi moderna, ogni individuo, con opportune tecniche verbali, paraverbali e non verbali, acuta osservazione ed un Rapport ben instaurato, può ottenere uno stato di coscienza alterato con un incremento del focus attentivo su una singola specifica esperienza mentre il focus su altri stimoli decresce, con l’effetto come dicevo prima, di essere più performanti e ottenere più da sé stessi. Ecco perché è così importante saper entrare nel FLOW ogni volta che si ritiene utile e immagina che quando penserai a quanto hai appena letto, che sia nel preparare una gara o affrontare un momento determinante per la tua vita, riuscirai a capire come attivare ogni risorsa per entrare nel tuo stato di FLOW, e soprattutto che quello di cui hai bisogno è già dentro di te e ogni risorsa la puoi attivare al meglio quando lo desideri fortemente. Buona peak performance, allora, goditela!

La nuova distanza A-sociale

Una delle eredità della pandemia, appena passata o in corso, lascio a te decidere come considerarla, è che adesso tutto sembra più distante. In parte questa realtà la viviamo già oggi per strada quando si incrocia qualcuno, quando si entra in un locale o si prende un mezzo pubblico ma soprattutto è bene rendersi conto che è principalmente nelle nostre teste che si sta modificando il concetto di Distanza e in più, ogni giorno, ci sono nuove indicazioni che la modificano ulteriormente. In realtà la Distanza, se ci pensi bene, è la stessa di prima… la Lombardia ad esempio è sempre lì e anche le Baleari o New York o Pechino non si sono mosse di un millimetro. E allora perché appaiono più distanti? Che scherzo è… Una magia? In effetti è proprio così, è una distorsione della realtà, uno scherzetto che ci ha fatto Mr. Covid perché la differenza nel percepire le distanze cambia nello stesso modo in cui cresce la difficoltà negli spostamenti, la difficoltà a fare gruppo e la difficoltà a riconoscersi. Specialmente ora che siamo obbligati a mettere altre maschere, oltre a quelle che alcuni di noi di solito indossano già inconsapevolmente, è davvero tosta riconoscersi, sapere con chi hai a che fare. Muoversi oggi, insomma, è assai più complicato e le Distanze, fisiche e mentali, è chiaro che assumono sembianze diverse. Tra l’altro ci sono ancora indecifrabili condizioni poste dall’alto e limiti che non abbiamo del tutto capito e che non siamo in grado di assimilare. Non li abbiamo ancora fatti nostri… e questo crea confusione nell’individuo con la conseguenza di una minor sicurezza e decisione nelle proprie azioni. In pratica in molti possono arrivare quasi all’ impasse. Ma è proprio quando sembra di essere come in un film senza né capo né coda, che arrivano in nostro aiuto alcune tecniche e abilità sviluppate e consolidate in anni e anni di coaching. Specialmente quelle che emergono dalle sessioni dedicate agli obiettivi tramite il metodo G.R.O.W. (Goal/Reality/Options/Will), e più precisamente quelle in cui ci si sofferma sulla “R”, il punto di partenza, quando prendiamo consapevolezza del dove siamo, di che mezzo abbiamo, che risorse possiamo usare, quali strategie, convinzioni e preparazione fisica e mentale sono già dentro di noi quando iniziamo il percorso. Una delle domande che faccio più spesso ai partecipanti, durante i miei corsi è: “secondo voi quanto ci vuole ad arrivare a Milano?” e molti dicono istintivamente “3 ore , 3 ore e mezzo” poi salta fuori qualcuno che chiede: “scusa coach, andiamo in auto, in treno o in bici o a piedi? E soprattutto, ed è qui che casca l’asino: “ da dove partiamo? “quale è la nostra R? Come spesso succede è il pensiero divergente che fa la differenza. E’ qui che si comprende che a parità di distanza quello che conta è come affronti il viaggio. E mi chiedo, quanto sei preparato a fare questo nuovo viaggio con le nuove distanze che ci sono ora? Quanto hai digerito le nuove regole e le nuove distanze A-sociali che dobbiamo rispettare? Esserne consapevoli è il primo passo poi va fatto un bel check generale per capire cosa c’è e cosa mancanel bagaglio e sono sicuro che già questo ti farà percepire la nuova Distanza un po’ più vicina a come era prima.

CAMBIO DI PROSPETTIVA

“Se non ti piace qualcosa, cambiala. Se non puoi cambiarla, cambia il tuo atteggiamento.” (Maya Angelou) Secondo te ci sono davvero cose che non si possono cambiare? E se queste cose sono anche dolorose che cosa fai, stai nel dolore o scegli diversamente? In pratica quello che voglio iniziarti a dire, è che se proprio non puoi cambiare le cose, puoi cambiare il punto di vista con cui le osservi. Infatti, per quanto sia scomodo ammetterlo, dobbiamo accettare il fatto che, anche se ci piacerebbe il contrario, non abbiamo il pieno controllo di tutti gli aspetti della nostra vita. A volte capitano cose che non possiamo controllare: cose che non ci piacciono, cose che ci danno fastidio, dolore, creano paura o che ci fanno arrabbiare, scattare in malo modo. Cose che condizionano la nostra esistenza in un modo che non va bene per noi e che fanno stare male anche chi ci è vicino. Di fronte a certi eventi, come anche la pandemia ci ha ricordato, ci troviamo a un bivio concettuale: accettare supinamente il fatto per come ce lo presentano oppure reagire in modo utile come ogni essere umano di buon senso dovrebbe fare. In pratica hai due possibilità, due scelte su cui puoi concentrarti: 1) LE COSE Qui chiediti: Siamo assolutamente certi che non possiamo fare proprio nulla per cambiare una determinata situazione? Se abbiamo anche la minima possibilità di cambiare ciò che non ci piace, dobbiamo farlo. Dobbiamo attivarci, trovare il modo e l’energia per modificare ciò che non va bene, dobbiamo valutare tutte le opzioni e fare ciò che è in nostro potere per dare un corso diverso agli eventi. Oppure: 2) IL PUNTO DI VISTA Qui, dopo aver consapevolizzato che non abbiamo proprio nessuna possibilità di cambiare la situazione, possiamo comunque cambiare il nostro atteggiamento nei confronti della situazione stessa. Possiamo iniziare a farci domande furbe per capire come volgere al meglio ciò che stiamo affrontando, tipo “come posso trasformare questa sfida in un’opportunità?” “Quale aspetto di questo evento non ho ancora considerato?” o addirittura “Cosa posso guadagnare vivendo questa situazione?” Cambiare punto di vista lo sappiamo entrambi, non modificherà la situazione in se’ ma, in compenso, farà cambiare il nostro stato d’animo, e trasformerà la tristezza, la frustrazione e la paura in emozioni molto più utili; così ogni volta potremo tradurre le emozioni negative in decisioni intelligenti attivando la grinta, la determinazione, la forza! Con queste nuove emozioni stai pur certo che sarà più facile prendere la decisione giusta in merito a ogni sfida che stai vivendo. E’ una buona strategia per affrontare quello che la vita ci propone, non credi?

Resilienza, Cambiamento e Evoluzione: i 3 passi per una vita migliore

“Non sarà più la STESSA COSA, quindi è bene anche per noi non essere più GLI STESSI” La quarantena ha sicuramente tolto anche a te tante libertà e costretto a fare qualcosa che forse hai rimandato per TROPPO tempo: guardarti DENTRO per capire cosa ti piace e su cosa è meglio invece lavorare. Cogli l’occasione! Oggi parliamo proprio di RESILIENZA, di CAMBIAMENTO e di EVOLUZIONE: buona visione e… buon cambiamento! 😉

40ena #8 Ricercare la vera destinazione

Da due mesi il mondo è cambiato mi accorgo che siamo un po’ tutti in una continua ricerca. Stiamo camminando insieme, prigionieri di un nemico invisibile, avendo ben chiaro però che la nostra destinazione è la libertà. E allora intanto godiamoci questo tempo obbligato. Siamo soli, restiamo a casa ma giochiamo al pensare bene Al pensiero più bello E ne usciremo alla grande Buona giornata a tutti 🤗🔝

40ena #7 Parliamo di Benessere!

Secondo voi si può parlare di benessere in questo momento? Credo proprio di sì, anzi è proprio ora che dobbiamo fare tutto quello che è in nostro potere e sotto la nostra responsabilità per stare meglio possibile, ancora più di ieri. Come puoi farlo ? Concentrandoti in modo preciso sulle 3 aree sulle quali si costruisce il benessere: 1: Le relazioni, gli affetti, l’amore 2: Il lavoro, denaro, sostentamento, carriera 3: La salute, la vitalità, la cura fisica Ogni giorno allenati a trovare, in ognuna di queste aree ben definite, ciò che puoi fare per migliorare la sensazione che provi quando ci pensi. Ricerca e individua quali alternative hai a quello che in genere fai, e che ritieni sia migliorabile, e poi mettile in atto. Scrivi quali sono e scrivi quale risultato positivo hai raggiunto. Vedrai che in pochi giorni, nonostante questo periodo sia poco gentile col nostro spirito, percepirai un cambiamento che ti farà vivere questi giorni di clausura con un energia ben diversa.

40ena #6 L’importanza di passare dal Perché al COME

Oggi parliamo dell’importanza di passare dal PERCHE’ al COME: “Una delle basi per la gestione dello stato d’animo”. ⚠ Vediamo insieme come smettere di rimanere IMPANTANATI cercando di motivare dinamiche su cui spesso non abbiamo il controllo, per capire piuttosto come INFLUENZARE quelle su cui possiamo AGIRE in modo costruttivo. Siete d’accordo? Cosa ne pensate? ❓

Quanto è Importante questa cosa per me?

Oggi non stiamo a casa, voi che ne pensate ? Si va in gita, è Pasquetta!! Che ne dite se si va al mare? Ecco, questo è quello che normalmente ci saremmo detti fino all’anno scorso. Ma oggi che domanda è meglio farsi? Anzi, secondo voi la madre di tutte le domande esiste? Pensiamoci bene, quando si sta per prendere una decisione, di qualunque tipo possa essere, spesso ci facciamo inconsciamente questa domanda, sbagliata: “Quanto sarà difficile fare questa cosa?” Dicendoci questo si innesca un percorso mentale che parte dalla paura e la fa diventare il primo elemento di decisione. in pratica tutto il percorso mentale e il relativo stato emotivo saranno intrisi di paura e filtrati da convinzioni depotenzianti. invece pensate se ci dicessimo: “Quanto è Importante questa cosa per me?” lo sentite come suona diverso, quanto più potere si acquista in questa frase rispetto all’altra? Bene, alcune volte non è semplice, ma vi garantisco che qui c’è sempre la risposta esatta… quella più indicata per dare una svolta utile alla giornata, all’attività, alla relazione. Quindi oggi, mare? Quanto è difficile restare in casa? Quanto è importante una gita? Quanto è importante una vita? A voi la scelta… 😉

I proverbi possono Cambiare

È vero, i proverbi si possono cambiare Ad esempio Natale con i tuoi e Pasqua… con chi sei ! Sì perché è proprio così che passeremo questa festa e voglio dedicare il mio personale augurio proprio a coloro che sono lontani dalle persone con cui vorrebbero stare. Lo so, a tutti piacerebbe viverla con più libertà e spensieratezza ma è proprio questo desiderio che ci darà energia per ottenere un futuro che sia diverso e compatibile con la natura della quale siamo ospiti. Intanto oggi possiamo iniziare a stare più uniti e dirci … Frohe Ostern oppure feliz Pascoa o fericit de paste Diciamolo tutti come sappiamo, nel nostro idioma Così possiamo sentirci tutti più vicini facendo un profondo respiro 😙 Guardando dritti davanti a noi Con un bel sorriso 😊 Ripetiamoci che passerà, ce la faremo, Facciamo andare tutto bene!

40ena #5 il dono è davvero un gesto d’amore?

Quanto è importante un regalo? A volte non ci si pensa ma il gesto del donare ha un significato profondo e talmente influente che è necessario usarlo con parsimonia. Come tutti gli argomenti che ho avuto il piacere di conoscere e approfondire nello studio e con l’esperienza diretta di vita o praticando il coaching, è fondamentale essere consapevoli della potenza della quale disponiamo, nel momento in cui decidiamo di comportarci in un modo o nell’altro. C’è chi continuamente regala cose, piccole o grandi che siano, chi non lo fa quasi mai, chi ritiene che l’aver regalato del suo tempo è più che sufficiente e chi invece si sente in colpa o arrabbiato continuamente sia perché il regalo era dovuto e non lo ha ricevuto o magari si è dimenticata e non lo ha fatto… Insomma un vero garbuglio di emozioni legate a un antico e semplice gesto, appunto quello del dono. Ok, vuoi saperne di più? Bene, in questo breve video scoprirai alcune utili tip e informazioni riguardo al significato del dono che poi, ognuno potrà usare quando e come meglio crede. Buona visione, e regaliamoci una bella giornata👍😊